29 settembre - Statua della Libertà, Ellis Island, WTC

29 settembre.

Lady Liberty, come si chiama la statua, è bellissima. Non c'è che dire, gran bel lavoro dei francesi che regalarono questa idea di libertà agli Stati Uniti nel momento in cui in Francia tutte le idee di rivoluzione si erano assopite e c'era ancora un re, Napoleone III... L'isola è bellissima, ed effettivamente vederla dal porto doveva essere incredibile per i migranti che arrivavano da tutto il mondo.

In pochi anni sono sbarcati 12 milioni fra europei, asiatici, africani e sudamericani. Tutte le navi approdavano a Ellis Island, dove TUTTI venivano sottoposti ad attento esame medico e di idoneità per essere ammessi negli Stati Uniti. Un calvario. Sono passati milioni di italiani da lì, i cui figli e nipoti ormai sono americani a tutti gli effetti. Ne rimandarono indietro 250.000, malati, delinquenti o comunque non idonei.

Lady Liberty si erge per ricordare a tutti quei valori e quelle speranze che ancora alimentano gli americani. Sembra avanzare col quel suo passo lento e maestoso, fermato nel tempo dal rame forgiato in Francia, e con gli occhi guarda l'Europa e sembra dirle: guarda io sono qui a testimonianza di una libertà che da nessuna altra parte c'è. Indimenticabile.

Il traghetto per andare all'isola della statua e a Ellis è vicino al WTC. Ci siamo andati, ma dall'11 settembre di quest'anno il sito è chiuso per i lavori che stanno facendo per costruire le due fontane e il parco. Si vedono però a buon punto i due nuovi palazzi che hanno costruito. Luccicanti nel sole non sembrano aver particolarmente colpito i newyorkesi, che visti certi atteggiamenti e scritte, lapidi, sculture, non dimenticheranno mai questa ferita. L'aver abbassato la guardia, pensando di essere al sicuro da qualsiasi cosa, ha permesso a qualcuno di violare la loro nazione. E credo sia proprio questo che loro non dimenticheranno mai.

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