Bilancio del viaggio: estremamente positivo. Come tutte le nostre esperienze precedenti, anche la Corea resterà nel nostro cuore come bagaglio che ci porteremo dietro per il resto della vita. Ci tornerei? Certamente, per visitare nuovi posti, incontrare altra gente e mangiare il loro cibo squisito. La Corea del Sud è quel tipo di posto di cui non ti stanchi. Nel quale non vedi l'ora di girare il prossimo angolo per vedere cosa ci sarà lì dietro, perché sicuramente sarà qualcosa che ti farà esclamare: wow!
Partendo come prima tappa dalla città di Seoul, il primo impatto è di una metropoli tecnologicamente avanzata. Il colpo d'occhio ha un forte impatto emotivo, in certi punti da togliere il fiato. Girando per le sue strade, i mercati, i vicoli, si scopre la vera anima di questa immensa città (e anche delle altre cinque città che abbiamo visitato).
Oltre alle grandi aziende come Samsung, LG, Hyundai-Kia, SK Group (tutti grandi conglomerati industriali, i chaebol di cui vi ho già parlato), esiste un immenso microclima manifatturiero, artigianale, di piccoli negozi spesso a conduzione interamente familiare, che muovono l'economia interna del paese.
Parentesi: per chi volesse approfondire sulla nascita e sviluppo dei chaebol può leggere questo articolo.
Non sono un'economista, mi baso esclusivamente sull'esperienza diretta, ma ci è parso che la Corea del Sud sia un paese a due corsie. Una parte del paese è lanciato su un'autostrada nuova di zecca, super tecnologica, e l'altra parte percorre una strada con qualche buca che necessita di manutenzione e aggiornamento, ma che ingloba tutto quel microclima economico di piccole imprese, che come formiche di un gigantesco formicaio, concorrono al benessere comune tanto quanto i chaebol.
Faccio un esempio, il primo in cui ci siamo imbattuti, per far comprendere questa disparità.
Chiariamo, non è un problema eh, però veramente un paese come la Corea del Sud non rende autonome le macchinette di ricarica degli abbonamenti dei mezzi inserendo la possibilità di pagamento con carta di debito/credito?
A questa scelta economica, se ne aggiungono altre due che mi hanno stupita. O che probabilmente sono frutto di una scelta "salvagente", mentre il paese prosegue nella sua ascesa.
- Le carte non domestiche, quindi quelle straniere (foreigners), possono prelevare i contanti solo negli ATM che riportano la dicitura "Global ATM".
- Il contacless non è diffuso e nei negozi che hanno il POS, come contactless funziona solo il circuito Samsung Pay (Google Pay e Apple Pay non funzionano in Corea del Sud). Anche col contacless Samsung Pay, i commessi preferiscono inserire le carte via chip e evitano di usarlo.
La riflessione è d'obbligo. I tassisti con le carte di credito non fanno una piega (quindi non è che mancano i contratti con le banche estere), ma il resto del paese è fermo con le modalità di pagamento ai nostri anni 2000? 😅
Sicuramente un esperto potrebbe soddisfare la mia curiosità, ma lasciatemi dire che ci ha meravigliato scoprire questa particolarità in Corea del Sud, visto che ne avevamo una visione più "moderna" (rilanciata dai grandi conglomerati, dai social media, dalla televisione). Un'altra riflessione potrebbe essere che il loro turismo è quasi prevalentemente interno (i coreani girano tantissimo la loro nazione) e cinesi e giapponesi, quindi ci sta che non siano ancora pronti a accogliere il turismo extra asiatico.
Lasciamo le annose questioni economiche (che ci hanno toccato solo al momento della ricarica della T-Mobile) e passiamo ad altro. 👺
Sei in una bellissima piazza, svolti in un vicolo e ci sono (la sera) i sacchi impilati a decine fuori dai ristoranti, che ci sta perché poi passano a ritirarli, ma non riesci a fare delle isole ordinate di raccolta? E poi, non passi a lavare i marciapiede? 😨 Inoltre all'interno dei sacchi i rifiuti erano tutti mescolati, magari perché la divisione avviene al punto di raccolta. Mi ha meravigliato questa disparità.
Quello che voglio dire è che le applicazioni non sono uniformi, in alcuni posti sì, in altri no. A volte li trovi tutti, a volte (spessissimo), c'è un solo cestino dove buttare tutto.
Allora tornati a casa ho cercato un po' di informazioni su come la Corea del Sud si fosse approcciata alla raccolta dei rifiuti. E ho scoperto alcune cose interessanti. Da vent'anni si sono impegnati fortemente nel riciclo dei rifiuti organici. Avendo molti piatti fermentati e in brodo, le discariche in cui finiva tutto, emanavano un odore talmente nauseabondo da essere intollerabile, così hanno trovato alcune soluzioni molto interessanti che potete leggere in questo articolo. Vi metto un trafiletto dall'articolo.
"I ristoratori sudcoreani, per esempio, raccolgono gli scarti di cibo in grandi bidoni sui quali appongono un’etichetta con un codice, in modo da dimostrare di avere separato nel modo corretto l’organico. A fine giornata ogni bidone contiene una melma fatta di ciò che resta di stufati, kimchi e altri scarti. Il mix viene recuperato giornalmente dalle aziende che si occupano della raccolta dei rifiuti e viene portato in impianti per essere processato, utilizzando varie tecniche a seconda dello stabilimento."
Abbiamo trovato pochi cestini divisi nelle categorie di raccolta (che è la cosa che mi ha meravigliato perché nei drama li vedevo sempre), però da ciò che ho letto la raccolta è stata introdotta anni fa le fanno ed è un po' più dettagliata della nostra (ad esempio i bidoni per la plastica, sono 3, plastica, PET e vinile). Potete leggere qui e qui.
Probabilmente non abbiamo trovato cestini perché tendono a inserirli nei condomini e nei locali delle istituzioni come scuole o biblioteche, che noi non abbiamo frequentato durante la vacanza 😊
Di conseguenza a questo abbiamo notato che non puliscono i vetri dei negozi. Perché??? Per me questa incuria è intollerabile oltre che incomprensibile. Ci sono negozi super carini coi vetri esterni lerci. 😰 Whyyyyyy???? 😭 Inoltre hanno sta fissa di appiccicare ai vetri (coprendo tutto) cartelloni pubblicitari e poster DOVUNQUE. Loro camminano tutti col cellulare in mano e non si guardano neanche intorno, quindi qualcuno vuole dirmi a cosa servono queste pubblicità?
Parliamo adesso dell'ordine in fila. Allora:- la stragrande maggioranza delle persone lascia liberi i posti gialli (anziani e disabili) e rosa (donne in gravidanza/con passeggino) sia sugli autobus che in metro, mostrando grandissimo rispetto. Quando capita che si siedono e entra uno degli utenti che dovrebbe usare la seduta, si alzano e lasciano libero il posto;
- le file delle auto sono molto ordinate per strada nonostante il traffico e il fatto che guidino come pazzi; raramente usano il clacson;
- le metro sono tutte automatiche (come la lilla a Milano) e sulla banchina sono indicate le frecce di attesa per salire nelle carrozze e quelle per chi deve scendere e tutti rispettano questa modalità;
- la fila si vede anche alla fermata degli autobus durante le ore di punta (che gli autobus si riempiono rapidamente): chi arriva alla fermata si mette in fila e salgono solo quando tocca il proprio turno; (foto a sinistra)
- lo stesso davanti agli ascensori dei grandi palazzi o centri commerciali: la gente si mette in fila ordinata e aspetta;
- gli ingressi ai musei o nei templi avvengono sempre in file ordinate e in casi di scolaresche o gite organizzate, gli insegnanti o le guide, vanno a fare i biglietti per i gruppi e poi entrano;