giovedì 10 agosto 2023

Post semi-serio su stranezze e curiosità del viaggio in Danimarca

Puliti ma... 

Buongiorno a tutti!

Come sempre alla fine di ogni viaggio documento gli aspetti che mi hanno colpito di più, perché oltre a vedere le opere è mio estremo interesse conoscere la società, le persone e le loro abitudini di vita (e sì, anche le peggio amenità, lo ammetto, mi rotolo e ci sguazzo).

Bando alle ciance, passiamo al sodo: essendo degli appunti/foto/pensieri di viaggio sono stati raccolti alla rinfusa e così ve li presento, perché non ci sono legami tra loro né logici né cronologici; insomma avete capito, la parte seria la fa la Ceci...).
Buona lettura e buon divertimento!

"Puliti ma...": ma cosa? Eh? 'Sti titoli clickbait...
Acchiappaclic (o clickbait in inglese) è un termine ormai entrato nell'uso quotidiano che indica un "contenuto web la cui principale funzione è di attirare il maggior numero possibile di internauti, per generare rendite pubblicitarie online" (Wikipedia), quindi il mio non lo è perché non ci guadagno nulla, è che non volevo insultare fin dal titolo... No, dai, non esageriamo, ma devo dire che l'impressione finale dei danesi non è tra le più alte che abbia ricevuto; non fraintendetemi, ho trovato una società pulita, abbastanza ordinata (sì, non sono maniaci come altri ahimè) e con delle buone abitudini, ma a parte questo non ho riscontrato guizzi particolari, manca un po' di personalità (cerco di dare una spiegazione nel capitolo "Classe 1999").

Dovete sapere che quell'oroloGi(a)no trifronte con l'orario del prossimo giro veniva 
aggiornato a mano dal simpatico barcaiuolo (che parlava l'inglese più veloce del N/NW)

Secondo "Ma"
Ho trovato anche delle piccole perle di genialità (esagero per contrappasso) come la loro gestione dei cantieri; no, non ci sono vecchi in agguato, semplicemente tendono a crearci accanto "edifici" con i container stile campo profughi (ma tutti dotati di finestra, bagno e condizionatore) e utilizzano delle impalcature mobili (avete capito bene, si muovono!) molto interessanti al contrario delle nostre dozzinali costruzioni:

Eppur si muove!

In realtà c'è stato un altro evento (Lego a parte) che mi ha parzialmente fatto cambiare idea sui danesi: ho trovato un negozio strafighissimo di miniature/wargames e una "caffetteria" con così tanti giochi da tavolo che penso non ne vedrò mai altrettanti in tutta la mia vita, senza contare che era strapieno di gente! L'unica spiegazione è che in questi due posti si riuniscano gli "umani" rimasti (vedi capitolo Classe 1999).

Miniature, sotterraneo con tavoli... Aaaahhhh!!!!!!

Moltiplicate almeno per 30 e no, non sto scherzando. C'erano stanze ovunque, con mensole ovunque e gente su ogni tavolo... Che invidia!!! Alcuni giochi erano liberi, altri ad "affitto" e altri ancora si potevano comprare.

E poi mi hanno conquistato con le loro super dolcezze alla CANNELLAAAAAAAAAA!!!



Soldi, soldi, soldi, soldi, poi le mani ti darò
Questa volta siamo riusciti a fare una vacanza senza mai spendere/prelevare/cambiare moneta fisica (ad essere precisi non è proprio così, ma lo scoprirete continuando a leggere, c'è solo una piccolissima eccezione). Intanto beccatevi qualche notizia: dovete sapere che la moneta della Danimarca è la corona danese (krone), legata all'euro dagli accordi europei di cambio; un referendum sull'adozione dell'euro del 2000 è stato respinto con il 53,2% dei voti contrari. 
Approfitto anche per due parole sulla Danimarca: è uno Stato membro dell'Unione europea e lo Stato più piccolo e più meridionale della Scandinavia, anche se non appartenente alla penisola scandinava. È uno dei tre componenti del Reame danese insieme alle Fær Øer e alla Groenlandia, che godono in diversa misura di una certa autonomia. La capitale è Copenaghen e la popolazione, udite udite, è risultata essere pari a 5 944 145 abitanti (non so se avete capito... A Roma ci sono quasi 3 milioni di abitanti per intendersi).
Tornando a noi, siamo partiti con 0 corone e siamo tornati con 20 corone (il cambio era circa 1 euro = 7 corone); come è possibile tutto ciò? Per colpa dei musei! Infatti in uno di questi (di cui vi ha parlato sicuramente Ceci in un altro post, sapete che qui ci sono solo cialtronate) siamo stati costretti in soldoni a "comprare" 20 corone per depositare il nostro zainetto, il tutto tramite una macchinetta che accettava carte di credito (in Italia sentiremmo già le condanne e l'indignaz10ne!1!).


Continuo su un argomento inerente: MA QUANTO DIAVOLO E' CARA LA DANIMARCA?!?!? Robe che non potete credere... Armatevi di conto in banca bello panciottoso perché qui si spende una vagonata per qualsiasi cosa, ristoranti in primis! Da quello che abbiamo potuto appurare c'è benessere in Danimarca (e non marcio, sicuro) perché ogni famiglia aveva di media 2 figli, una Tesla ogni 30 macchine circa e molte Porsche senza considerare tantissime altre macchine elettriche.
Volete altri due segnali della riccanza? La maggior parte dei Taxi in Copenhagen sono color "satin" scuro (come saprete è una tipologia che costa un sacco quando si acquista una macchina), tutti elettrici a prescindere, e a sventagliare le sale dei museo c'erano i Dyson (originali):


A parte questo i loro musei mi hanno un po' deluso, davvero poco, pur non essendo uno stato propriamente giovane... Però in mancanza di artefatti, sanno sempre come farti divertire:




Tivoli
Una parola che mi ritrovo sempre in mezzo, al lavoro (una suite IBM) e in vacanza: a Copenhagen c'è un fantastico parco dove poter trovare oltre a cibi fantastici (cito: churros, che adoro, gelati a cono altissimi e super addobbati con le peggio cose, da far impallidire gli Americans, e giostre ad alta pericolosità, soprattutto di vomito, per tutta la famiglia). Oltre a fantastici portachiavi dell'unico pokemon che ha senso di esistere (trovatele foto sotto), c'erano lampioni rotanti, la cui funzione mi è ignota, e un sotto-parchetto stile Alice nel paese delle meraviglie con tanto di laghetto e bolle che salivano lungo cilindri trasparenti e un bianconiglio-robot-tagliaerba... 

Devo dire altro? No!

I lampioni rotanti! (sembra un'arma di Goldrake)

Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente.

La giostra che ho soprannominato "telescopio turistico" perché me lo ricordava

Il meglio l'ho lasciato per ultimo: ecco il simpatico camioncino della monnezza che girava per il parco con questa inquietantissima immagine di clown


Billund
Non avrei dovuto scrivere nulla perché ne parliamo nei post seri, ma non potevo non lodare l'idea geniale di tale Lego House che da sola merita, secondo me, un viaggio in Danimarca!
Condivido qui sotto qualche immagine simpatica della casa, ma prima una parola sull'hotel dove alloggiavamo (no, non era Lego ma molto comodo): ho trovato sotto la scrivania un pezzo di lego 3x2 che conservo gelosamente (e spero non sia una prova di truffaldinaggio non superata) e mi è capitata la prima doccia che ha solo...acqua calda! Bollente! Assurdo...

Lego House!!!! Figataaaaaaa

Un modo simpatico per segnalare guasti...

La mia scultura preferita

Una piccola chicca "nascosta" sopra i dimostratori: vi ricorda qualcosa?


Freccia 1 - Fiducia...
Poco prima del paragrafo in cui spiego meglio la mia ipotesi vorrei corroborarla con una prima freccia: i danesi non hanno troppe protezioni per i bambini. In tutti i posti che abbiamo visitato non c'erano barriere, per esempio, per accedere a piante come i cactus, le giostre erano piuttosto pericolose (almeno dal nostro punto di vista) e soprattutto nell'ultimo piano della torre Rundetarn (torre rotonda) c'era un pertugio che conduceva dritto dritto all'interno cavo della torre dove poter cadere amabilmente (io ci sono entrato e mi aspettavo un parapetto, un vetro, e invece c'era semplicemente il folle vuoto del precipizio; per fortuna non era larghissimo, ma un uomo adulto ci può entrare tranquillamente. Quello prima di me è entrato spavaldo, si è bloccato a metà ed è uscito pallido...) 


Le prime seggiovie in Danimarca (no, non è vero...)

Freccia 2 - ...e sospetto
Io non ci sarei mai arrivato e nemmeno ci volevo credere se non me lo avessero detto loro, anche perché inventarsi una roba del genere è impossibile: dovete sapere che su alcune finestre di Odense ci sono strani marchingegni, soprattutto nella zona del compianto Andersen:


Volete sapere a cosa servivano? Innanzitutto non erano piazzate così in alto bensì al pian terreno (S in Danimarca) ed erano dotate ai lati interni di due specchi in modo che chi era in casa poteva controllare chi passeggiava nella via sia a destra sia a sinistra. 
Sì.

Freccia 3 - Dormire
I danesi hanno un canale che mostra continuativamente per 6/7 ore gente che dorme. Ok, ora tornate all'inizio del paragrafo e rileggete, perché dovete aver capito bene. Sì, gente che dorme. A cosa serve? Pare che sia un canale per bambini e che le persone e i personaggi (sì, ci sono anche pupazzi. Che dormono. Sì. Nel letto. Sì. Dormono.) che si vedono siano quelli che compaiono nelle trasmissioni giornaliere e che il tutto sia una trovata tanto geniale quanto inquietante di farli dormire: vedi che anche i tuoi beniamini stanno dormendo?
In realtà, come avrete intuito, è solo una copertura per quanto vi racconto in Classe 1999.

La scritta dice, cari miei pigrotti: Ramajang si sveglia tra 6 ore e 38 minuti

Classe 1999
Arriviamo a uno dei più grandi interrogativi a cui purtroppo non ho risposta ma solo un'ipotesi (una delle tante): i danesi sono vivi? Sono alieni di un altro pianeta? Organismi extraterrestri? Non credo, l'idea che mi sono fatto è che siano avanzati androidi che girano solo quando hanno un compito ben specifico da svolgere, poi si rinchiudono in qualche armadio nelle loro case (da qui il titolo del paragrafo che ricorda un mitico film del 1990).
Ho le prove? Giudicate voi stessi...

Una porta a Copenhagen... Vedete qualcosa di strano sulla destra? GDPR a parte eh...

Ecco come apparivano TUTTE le case danesi: vuote, tutte a vetri, oggetti vari visibili ma nessun movimento, nessuno sul balcone. La gente o era in giro o era negli armadi, sicuramente...

Ultima prova: purtroppo si vede poco ma l'interno è uguale alla cucina nel film Classe 1999: nuova, senza suppellettili, tutta bianca con comodi e grossi armadi. Coincidenze? Non credo proprio...

Non è bello ciò che è bello...
E per la mia rubrichetta speciale, come sempre, trovo sempre grandi soddisfazioni all'estero...

Testa di... non ricordo (mi sovviene uno sketch di Greggio/Iacchetti)

Non ci facciamo mancare nulla, nemmeno il David... Beh, davvero penoso eh (spero non siate maliziosi, non c'erano doppi sensi stavolta)


Stralci, scatti e amenità varie
Ecco a voi la seconda rubrichetta ormai periodica, la galleria degli orrori, la "Ripley's believe it or not" de noantri! 

P.S. Se non capite la battuta ingrandite l'immagine; se continuate a non capirla, sappiate che siete comunque molto speciali e qualche ricercatore è sulle vostre tracce (scherzo, dai!)

Hostel parte IV

Per vedere il mare ci vuole una vista dall'alto... Ma no, non ci vuole una vista dall'alto, basta una sedia alta!

Ebbene sì, Spritz, Spritz ovunque...

Andiamo a mangiare qualcosa al Ristorante Accanto?

Poteva mancarci l'incidente mentre eravamo in bus? Tamponamento lieve, per il resto solita procedura (ambulanza, collarino, barella... Però mi sa che qui se non c'è nulla il collarino poi se lo tolgono subito)

Gioco da tavolo a tema: no, non l'ho preso, costava troppo (come tutto d'altronde!)

Vorrei rassicurare tutti i modaiuoli: le camicie pigiama vanno anche in Danimarca (!)

Il Ragnarok è stato una piacevole sorpresa anche se non gli averei dato due lire; il museo di cultura/musica pop/rock ci ha regalato delle perle, tra cui questo dispenser...

Questo mi ha ricordato la piazza Duomo dei tempi che furono...

Spaghetti Napoli

Quizzettone
Tengo anche la rubrichetta numero 3 con le super-domande da super-flash:
  • Quante candele sono dritte? Quando vi dico che sono puliti ma... Dai, su! Che nervi!


  • Immaginatevi un parcheggio pieno raso vicino ad un parco giochi e uno spazio segnato con una X gialla tra i posti, precluso senza un motivo apparente. Secondo voi in quanti secondi netti sarebbe stato occupato da una o più macchine in Italia?


  • All'improvviso dopo una svolta tra le stradine di Odense mi ritrovo faccia a faccia con questo cartello: secondo voi che negozio pubblicizzava? E perché proprio un sexy shop? 





Post semi-serio su stranezze e curiosità del viaggio in Danimarca

Puliti ma...  Buongiorno a tutti! Come sempre alla fine di ogni viaggio documento gli aspetti che mi hanno colpito di più, perché oltre a ve...