lunedì 21 ottobre 2024

Lunedì 21 ottobre - Andong

Questa mattina sveglia e colazione tradizionale! C'era già crisi nell'aria a causa della possibilità che ci fosse il pesce arrosto come accaduto in tutti i ryokan in cui siamo stati in Giappone. Io l'ho mangiato ogni volta, ma diciamo che Fabri non ne va matto ^O^ Comunque il pesce non c'era, anzi, la colazione era buonissima!

Riso bianco e zuppa, kimchi, merluzzo giallo grigliato e sbriciolato finissimo tanto da sembrare lanugine, manzo brasato coreano con uova di quaglia, radice di fiore di loto fritta da pucciare nella salsina nel ciotolino, cetriolo marinato. Per finire una tazza di sujeonggwa, zenzero a fette e cannella vengono fatti sobbollire per un paio d'ore nell'acqua, dolcificata successivamente con zucchero o miele. Alla bevanda si aggiungono quindi dei cachi essiccati a pezzetti, che vengono lasciati a bagno finché non si ammorbidiscono, e dei pinoli per guarnire. Viene servito freddo.






Visto che ieri sera siamo arrivati sul calar della sera, oggi abbiamo dedicato un po' di tempo all'esplorazione di questo bel resort Gurume. Si trova in cima a una collina e è un peccato che sia servito malissimo da mezzi/navette, perché è stupendo. C'è pace e tranquillità, moltissimi uccelli e un profumo intenso di bosco misto alla resina dei pini.























Andong, inoltre, è un bel paese circondato da molti siti interessanti, ma serve la macchina per goderne appieno e  comprendo che finora la Corea del Sud era abituata al solo turismo interno, in aggiunta a cinesi e giapponesi (infatti siamo gli unici non asiatici), ma con i drama sdoganati da Netflix e Amazon credo che presto dovranno fare i conti, volenti o nolenti, con una clientela che magari non ha l'auto (la nostra patente è riconosciuta, ma deve essere la versione internazionale e nel nostro caso significava andare alla motorizzazione e pagare due bolli), ma deve muoversi e acquistare biglietti di attrazioni o comprare nei loro mercati ^O^

Nonostante ciò, non ci siamo assolutamente lasciati fermare da queste piccolezze, i mezzi ci sono anche se fanno giri strani e magari si aspettano per molto tempo (inoltre anche qui funziona la T-Mobile, la carta ricaricabile dei trasporti), e poi ci sono i mitici taxi che con poca spesa ti portano dappertutto.

Prima tappa, Mercato coperto di Andong. Come tutti i loro mercati e colorato, pieno zeppo di roba, coi venditori che ti guardano strano e ti sorridono. Oggi è lunedì, quindi non abbiamo dovuto sgomitare per sbirciare in giro.




Peperoncino tritato pronto da mettere nelle zuppe e nel pollo brasato!





L'Andong Gu Market sbuca nella Andong Culture Street che non è altro che il quadrilatero centrale del paese. È caratterizzato da quatto vie pedonali (tranne i solito motorini pazzi) con panchine e statue che confluivano in una mini piazzetta centrale.

Due delle quattro strade hanno un particolare gioco d'acqua. 😍











Da Culture Street siamo arrivati passeggiando a Woongbu Park dove si trova Yeonggaheon e la Campana da un lato e il museo del confucianesimo (l'unico in tutta la Corea del Sud) dall'altro.




Yeonggaheon 




Campana












Si è fatta ora di pranzo, sei a Andong e non vuoi provare la loro specialità? Si chiama Andong jjimdak. La parola jjim significa "piatto coreano stufato o bollito" e il jjimdak di Andong è una pietanza calda a base di pollo e verdure marinate nella ganjang (la salsa di soia coreana) con aggiunta di spaghetti. Siamo tornati al Mercato e abbiamo scelto uno dei ristoranti con le file di pentoloni che avete visto nelle prime foto. L'amalgama di sapori di questo piatto lo ha reso uno dei miei preferiti nei miei viaggi fatti finora! C'erano due quantità, quella "media" presa da noi e quella "grande"... 😨




Andong è famosa anche per la produzione del suo soju e c'è un museo che spiega la storia e come fanno a farlo. E noi ovviamente l'abbiamo assaggiato e comprato!

Pillola: nel 1999 la Regina Elisabetta venne a Andong a festeggiare il suo 73esimo compleanno e le offrirono un pasto degno di lei con tutte le specialità che è stato ricostruito con la tecnica del sampuru per ricreare i piatti finti alla perfezione.













In questo paese c'è una delle pagode a sette piani più vecchia della Corea. Traduco dalla targa nei pressi:

"Si presume che questa pagoda risalga alla fondazione del Tempio di Beopheungsa nell'VIII secolo durante il periodo di Silla Unificato (668-935). La pagoda è fatta di mattoni di argilla e misura 17 m di altezza e 7,8 m di larghezza alla base. È la più antica e alta pagoda in mattoni ancora esistente in Corea. Nel XVIII secolo, questa pagoda era tutto ciò che rimaneva del Tempio di Beopheungsa.

La pagoda è composta da una base a un livello e sette piani, con ogni piano costituito da una sezione del corpo e una sezione del tetto. Si dice che ci fosse anche una parte superiore decorativa in bronzo dorato che non esiste più. Ogni lato della base è inciso con immagini delle Otto Legioni e dei Quattro Re Guardiani, che sono divinità che proteggono gli insegnamenti del Buddha. 

La superficie superiore della base è stata ricoperta di cemento nel 1914 dalle autorità del governo coloniale giapponese (😓) (1910-1945), alterando così l'aspetto originale. Sul lato meridionale del primo piano, c'è una porta che conduce a un santuario di nicchia all'interno della pagoda. I resti delle tegole del tetto possono essere visti attaccati alle sezioni del tetto della pagoda, il che suggerisce che la pagoda è stata progettata per imitare una pagoda di legno.





Proseguendo oltre e addentrandoci nella parte destra del paese rispetto al fiume si incontra il tempio buddista di Haedongsa, nel quale però non siamo entrati.







Abbiamo raggiunto un po' a piedi e un po' in autobus l'immensa piazza dove si trova il Centro Sportivo e il Teatro delle Machere. A Andong a fine ottobre c'è un festival bellissimo che riguarda le maschere.
Definire le dimensioni di questa piazza è impossibile. È sicuramente più grande della Piazza Rossa a Mosca.


















Domani partenza per Gyeongju, che è considerata da molti la capitale culturale della Corea del Sud. Vedremo.


2 commenti:

  1. Ma che bello questo posto! Il resort mi ha conquistato, ma anche la città mi ha colpito particolarmente. Sono gli scorci che mi attirano molto, ben di più delle pur belle iper tecnologiche metropoli 😍😍😍

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Andong è una città davvero molto bella, tanto da essere stata scelta dalla Betta per il suo 73esimo compleanno ^O^ Ci sarà un motivo se anche la Regina più famosa e longeva del mondo l'ha scelto! Il cibo è buonissimo, tutti sono molto gentili e cordiali (a differenza di Seoul, qui anche gli anziani ci sorridono e anzi sono curiosi).
      Alla città si affiancano diversi territori esterni con un sacco di cosa da fare/vedere. Quando torniamo vi facciamo vedere la mappa perché è troppo carina!
      Ad esempio a fine ottobre a Andong si tiene il più importante Festival delle Maschere della Corea. C'è un bellissimo villaggio tradizionale dove girano molti drama perché è tutt'ora abitato regolarmente e le persone sono vestite come all'epoca. È un po' lontano e non siamo riusciti a visitarlo. Questo villaggio, e molte delle case tradizionali, comprese alcune del resort, sono state traslocate dai loro siti di origine per salvarle dalla sommersione quando venne costruita la diga di Andong.

      Elimina

Un paese a due corsie

Bilancio del viaggio: estremamente positivo. Come tutte le nostre esperienze precedenti, anche la Corea resterà nel nostro cuore come bagagl...